
CONFERENZA a MONZA, 15 settembre 2017, Saint Georges Premier, viale Vedano, 7, ore 19.30
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UN ANNO FA, il 10 agosto 2016, APPARIVA su GlobalResearch [a cura di Edward Curtin] un articolo/recensione che é un dovere riproporre a causa della sua attualitá.
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A year ago, on August 10, 2016, appeared on GlobalResearch [Edited by Edward Curtin] an article/review which is a duty to republish because of its topicality.
It is rare for a historian to write a history of a significant issue and bring it into the present time; even rarer when the work coincides with the reemergence of that issue on the world stage. Paolo Sensini has done just that with Sowing Chaos: Libya in the Wake of Humanitarian Intervention (Clarity Press, 2016). It is a revelatory historical analysis of the exploitation and invasion of Libya by colonial and imperialistic powers for more than a century.
Although an Italian and Italy has a long history of exploiting Libya, a close neighbor, Sensini stands with the victims of colonial and imperial savagery. Not an armchair historian, he traveled to Libya during the 2011 war to see for himself what was true. Despite his moral stand against western aggression, his historical accuracy is unerring and his sourcing impeccable. For 234 pages of text, he provides 481 endnotes, including such fine sources as Peter Dale Scott, Patrick Cockburn, Michel Chossudovsky, Pablo Escobar, and Robert Parry, to name but a few better known names
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Tutta la verità sul caos in Siria.
Cos’è accaduto realmente in Siria dalla cosiddetta Primavera Araba cominciata nel 2011? Paolo Sensini descrive con minuzia l’intero armamentario della strategia del caos nel Levante. Nulla di «complottista» o «cospirazionista», come di solito si usa bollare gli studi che contraddicono le narrazioni di regime, ma la scrupolosa ricerca e analisi dei principali tasselli del puzzle mediorientale. Vediamo così da vicino tutte le anomalie e gli interessi geopolitici in atto in quest’area cruciale del pianeta che, se ben inquadrati, ci mostrano la vera posta in gioco del conflitto siriano. In realtà, questa guerra non è stata cominciata dal «popolo», ma si tratta di un conflitto programmato e pianificato in tutti i dettagli. Quindi l’opposto di come ci è stato raccontato dai media mainstream. Che vi fosse del «marcio in Danimarca», per dirla con le parole dell’Amleto di Shakespeare, era cosa ben nota da tempo. Ma dubitiamo che anche la fervida immaginazione del Bardo avrebbe potuto spingersi a tanto. Un viaggio innegabilmente ai limiti della realtà. O forse oltre. Aprono il volume i testi di due studiosi siriani che ricostruiscono la storia del Paese nel periodo moderno e dagli anni ’50 al 2005. Saggi introduttivi di Khairiyya Qasimiyya e Samir Aita
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Giunta nel 2017 al proprio 22° anno di vita, l’Università d’Estate della Repubblica di San Marino, i cui Corsi annuali sono stabilmente dedicati alle diverse problematiche sollevate dal processo di integrazione europea, ha oramai acquisito uno status organizzativo ed un livello culturale di livello internazionale, tale da farne un rilevante appuntamento di approfondimento durante il periodo estivo per studenti, ricercatori, operatori culturali e del mondo della scuola di tutto il continente.
II Sessione: 22 Luglio ore 9.30
“La testa dell’Idra: il caso esemplare della Siria”
– Padre Mtanios Hadad, Rettore della Basilica di Santa Maria in Cosmedin a Roma
– Prof. Paolo Sensini, Giornalista e scrittore.
– Dott. Federico De Renzi, Turcologo
– Moderatore: dott. Marcello Ciola, Associazione Identità Europea
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Se un secolo fa Mark Sykes e François Georges-Picot si spartivano in nome e per conto d’Inghilterra e Francia tutto il Nordafrica e il Vicino-Medio Oriente, cioè le spoglie dell’ex Impero ottomano crollato con la Prima guerra mondiale, perché non potrebbero farlo oggi gli americani
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“Siria – La strategia del caos sotto i nostro occhi” di Paolo Sensini. Il titolo già dice molto. L’uso del termine “strategia” si confà pienamente alla tesi del libro, e cioè che la guerra in Siria sia “un conflitto programmato e pianificato in tutti i dettagli”. Così Sensini traccia un quadro assai dettagliato della rete di alleanze internazionali e di interessi politici, economici e religiosi (l’azione del radicalismo islamico di stampo wahabita non può essere sottovalutata) che hanno portato a scatenare tale conflitto, con cifre, date, nomi e cognomi. Dalla storia recente della Siria si rimbalza via via negli Usa, in Arabia Saudita, in Iraq, in Turchia, anche in Italia, fino al quadro agghiacciante che oggi abbiamo tutti sotto gli occhi.
Qualunque sia il giudizio su Bashar al-Assad, i suoi uomini e i suoi alleati, è innegabile che la Primavera siriana del 2011 sia stata sfruttata da potenze internazionali e regionali per innescare, o almeno propagare, un conflitto che aveva sin dall’inizio un obiettivo assai preciso: cancellare “questa” Siria dalle carte geografiche. Per sostituirla, com’è avvenuto in altre zone del Medio Oriente, con regimi compiacenti o anche con il nulla, secondo la tradizione colonialista e imperialista avviata nel 1916 con il Trattato Sykes-Picot, con cui Francia e Regno Unito smantellarono l’organizzazione dell’impero ottomano per mettere al suo posto, appunto, il nulla… …
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Intervista del sito di Albor al saggista Paolo Sensini sull’ attuale situazione in Siria dopo il bombardamento americano