E poi dicono che i tagliagole islamici non hanno un cuore! Sentite questa storia strappalacrime di cui i media non hanno voluto rendere partecipi gli spettatori televisivi. Facciamo un passo indietro. Durante la guerra civile libanese del 1982 nella regione di Sultan Yaqoub, vennero uccisi un certo numero di soldati israeliani i cui cadaveri furono poi trasferiti e sepolti nel vecchio cimitero del campo profughi palestinese di Yarmouk, alla periferia di Damasco. E li sono rimasti fino adesso. Ma gli israeliani, in questi lunghi anni, non si sono mai rassegnati al fatto che i cadeveri dei loro militari fossero seppelliti lontano dallo Stato ebraico. Per questo, una volta che i jihadisti hanno preso il controllo del campo profughi palestinese, il centro di comando israeliano gli ha ordinato di consegnargli le salme dei loro soldati.
E così, come ha riferito al canale televisivo al-Mayadeen il vicesegretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), Tallal al-Naji, una volta dentro il campo di Yarmouk i cannibili dell’ISIS, il Fronte al-Nusra e i terroristi del Free Syrian Army hanno subito cercato le tombe dei soldati israeliani e affidato poi le salme al governo di Tel Aviv per assicurargli una sepoltura ebraica. Proprio vero, come recita il famoso detto popolare, che il diavolo si nasconde sempre nei dettagli.